Gelbison, Puglisi: «Non sono un mangia allenatori, vi spiego come è andata»

Presidente mangia allenatori? «No grazie». Il patron della Gelbison, Maurizio Puglisi, ha rigettato al mittente le accuse che in queste ore dopo l’esonero di mister Alessandro Monticciolo gli sono state rivolte. Nel corso della presentazione del nuovo allenatore, Alessandro Erra, il presidente ha voluto chiarire, facendo un vero e proprio excursus storico su come si è arrivati alla sostituzione dei vari trainer dal 2019 – sette – smentendo categoricamente chi lo vuole un mangia allenatori

Da Martino a Ferazzoli, ecco come si è arrivati alle sostituzioni 

«Mister Alessio Martino – ha esordito Puglisi – lo abbiamo ingaggiato nel 2019 quando ho preso la Gelbison con una situazione debitoria pari a 125mila euro. Dovevamo andare su un allenatore mergente perché dovevamo coprire prima i debiti ma non siamo riusciti a fare il salto di qualità». Quindi il presidente, dopo 12 giornate, si è rivolto a Luigi Squillante: «Un allenatore di qualità ed esperienza che nel girone H ci ha dato la possibilità di salvarci». L’anno dopo è stata la volta di Giuseppe Ferazzoli: «Ci ha portato ai playoff ma poi le idee su come andare avanti non collimavano e quindi abbiamo deciso di cambiare», ha rivelato Puglisi.  

Il presidente Maurizio Puglisi

L’era Esposito, la promozione e la Serie C 

Quindi il presidente, insieme allo staff dirigenziale, ha virato nella stagione 2021 ha virato su Gianluca Esposito: «Abbiamo vinto il campionato e lo abbiamo riconfermato in Serie C. L’esonero dopo quattro giornate nel nuovo campionato è stato deciso perché lo vedevamo aver preso la categoria come punto di arrivo e non di partenza». A quel punto la Gelbison si è affidata a Fabio De Sanzo: «Allenatore di esperienza e navigato per la Lega Pro. – ha ammesso Puglisi – Ha fatto un buon percorso ma poi c’era chi nel gruppo remava contro di lui e dopo la partita persa col Messina abbiamo pensato di far tornare Esposito visto che parte del gruppo era con lui (quando è arrivato nessuno si è lamentato dell’allontanamento di De Sanzo)». C’è stata la scossa con la vittoria in casa del Monterosi ma poi la squadra si è riadagiata: «Abbiamo puntato ai playout e preso un allenatore di categoria come “Nanu” Galderisi. – ha aggiunto – Purtroppo ai playout siamo stati sconfitti solo r sfortuna». 

L’arrivo di Monticciolo e il progetto che non decolla 

E si arriva a quest’anno quando la Gelbison ha puntato Alessandro Monticciolo. «Gli abbiamo dato la possibilità di costruire la squadra – ha detto in conferenza patron Puglisi – ma gli abbiamo anche spiegato la sta da seguire sia a livello comunicativo sia di gruppo. Non ci siamo trovati pentiti sulla qualità del tecnico ma alcune scelte di calciatori (vedi Coppola e Prinari) sono state errate». Puglisi ha poi rincarato la dose: «Si pagano anche gli errori che sono ritornati come una recidiva senza avere una soluzione e faccio riferimento alle partite con Fasano, Manfredonia, Matera e Rotonda dove si sono presi gol sugli sviluppi di corner senza porre rimedio». A quel punto si è deciso di andare su Erra. 

La scelta di Erra e gli obiettivi della Gelbison 

Il presidente Puglisi ha anche sottolineato come diversi sono stati gli allenatori che si sono proposti subito dopo l’esonero di Monticciolo ma che lui aveva già deciso di prendere Alessandro Erra perché ne conosceva le doti umane e professionali: «Noi con mister Erra facciamo uno step di crescita. Ragioniamo però non solo al presente ma anche al futuro perché vogliamo anche un manager che dia continuità. Cerco sempre figure che diventino aziendali ma quando viene meno questa collaborazione di programmazione scatta il cambio. Con Erra c’è stima reciproca», ha concluso patron Puglisi.