Gelbison, l’affondo di Puglisi: «Voglio giocare a Vallo ma non c’è il campo. Erra non si tocca»

«La Gelbison non si ama a parole, ma con i fatti». Non le manda certo a dire patron Maurizio Puglisi dopo la sconfitta – quinta consecutiva – dei rossoblu contro la Fidelis Andria. Il presidente ha preso la parola e prima di tutto ha voluto dare il proprio sostegno all’allenatore Erra: «La squadra sta crescendo e l’allenatore non si tocca. Purtroppo abbiamo perso per il solito errore. È un momento no e bisogna gestirlo ma dobbiamo stare tranquilli».

Il punto critico della Gelbison? Secondo Puglisi è l’ambiente…

Poi però patron Puglisi ha voluto dire la sua sulle polemiche che in queste ore accompagnano la squadra sottolineando come «l’ambiente è un punto critico. Si sta a godere che noi siamo distrutti ma noi sappiamo bene che possiamo contare solo sulle nostre forze e anche nelle sconfitte onoriamo questa maglia». Quindi il numero uno della Gelbison ha aggiunto: «Altri non mettendosi in gioco non la onorano mai questa maglia. Sulla mia pelle è cucita la maglia della Gelbison e quella della città di Vallo della Lucania».

Patron Puglisi ha parlato anche della mancanza di strutture

Ma il presidente della Gelbison è tornato anche sulle criticità legata alla mancanza delle strutture: «Io voglio giocare a Vallo della Lucania. Ma sono cinque anni che aspetto una struttura adeguata. L’amministrazione comunale dovrebbe starci vicino soprattutto in un momento così difficile ma ancora una volta il sindaco, con il quale intercorrono anche rapporti amichevoli, non è venuto a sostenerci». Infine il patron ha risposto a chi polemizza sulle squadre giovanili che devono giocare le partite casalinghe a Solofra: «C’è una crisi di strutture sul territorio e non possiamo fare altrimenti. I nostri ragazzini non hanno dove giocare eppure abbiamo un settore giovanile fortissimo. Ripeto siamo gli unici a lottare affinché Vallo possa avere un ruolo importante nel Cilento. Le polemiche sono strumentali perché la Gelbison si ama ma non a parole».